Il tema dell’intelligenza artificiale (IA) è attualmente discusso ovunque e interpella costantemente la professione legale, alimentando speranze estreme (ad es. la semplificazione del lavoro quotidiano e l'extrema ratio nella lotta contro la pressione sui costi) ma anche timori (quali che gli avvocati non siano più necessari). La realtà delle cose è molto più elementare e lo stato attuale dei sistemi di IA non è ancora tale da far corrispondere queste affermazioni ai fatti.
È tuttavia vero che dal lancio di ChatGPT nel novembre del 2022 e di sistemi di IA simili, l’intelligenza artificiale è effettivamente in grado di scrivere testi, il che rappresenta un enorme passo avanti. Anche l’interazione con le macchine è diventata nettamente più semplice negli ultimi anni: si parla con i sistemi di IA in modo simile a come si parla con un umano. Il libero accesso da parte di tutti ha rappresentato il superamento dell’ultimo ostacolo della sperimentazione.

La FSA è convinta che i sistemi di IA entreranno a far parte del nostro lavoro quotidiano. Occorre quindi abituarsi ai nuovi metodi di lavoro. Tuttavia, come ogni nuova tecnologia, anche i sistemi di IA presentano insidie e quando vengono utilizzati è necessario tenere conto del segreto professionale e della protezione dei dati (come ovviamente avviene in ogni nostra attività).

La commissione specializzata Digitalizzazione ha pertanto elaborato linee guida a tema IA, approvate dal consiglio della FSA e pubblicate sul sito, che illustrano le cautele da adottare e i principi da osservare.

Il numero 9/24 della rivista «Anwaltsrevue», curata dai membri della commissione specializzata Digitalizzazione, affronta le tematiche più importanti e fornisce inoltre una panoramica dei sistemi di IA nella pratica di studi legali e servizi giuridici.