La situazione attuale - Digitalisierung

Lo stato attuale

Parallelamente ai lavori di progettazione di Justitia 4.0 si svolgono i lavori legislativi a livello federale e cantonale. Mentre i lavori di progettazione si trovano attualmente nella fase di preparazione del concorso di aggiudicazione che porterà alla scelta dei realizzatori della piattaforma (cfr. Masterplan nei riquadri), il contributo legislativo alla digitalizzazione della giustizia ha preso avvio solo recentemente. Il Consiglio Federale ha avviato la procedura di consultazione sulla Legge federale concernente la piattaforma per la comunicazione elettronica nella giustizia. La FSA supporta questo progetto di digitalizzazione. Dal punto di vista dell'avvocatura vi è tuttavia ancora margine di miglioramento.

Sì all'obbligatorietà, ma senza imposizione

Il progetto di legge non indica l'entrata in vigore dell'obbligatorietà. Il Masterplan pubblicato recentemente parte dal presupposto che nel periodo compreso tra il 01.01.2023 ed il 31.12.2024 vi sarà un cosiddetto “rollout”, in seguito, si entrerà nella fase operativa e l'obbligatorietà entrerà in vigore a contare dall'inizio del 2027. Inizialmente era stata prevista una fase di “rollout” più breve che sarebbe sfociata direttamente nella fase obbligatoria. Pertanto la FSA saluta positivamente il fatto che sia stato ora inserito un periodo di transizione che permetterà all'avvocatura di impostare correttamente e testare tempestivamente le applicazioni.

Le specifiche non devono tuttavia essere inserite solo nel Masterplan Justitia 4.0, bensì anche nella legge. La FSA chiede inoltre che il sistema sia completamente operativo prima che inizi il periodo di transizione della durata minima di due anni che precederà la fase obbligatoria. Oltre a ciò, occorrerà regolamentare delle eccezioni applicabili alle persone che non potranno soddisfare i requisiti tecnici necessari.

Il segreto professionale è inviolabile anche nella giustizia digitalizzata

Nell’ambito del progetto Justitia 4.0 l'avvocatura ha potuto dare voce alle proprie preoccupazioni.

La FSA si è adoperata per ottenere l’adozione di regole e misure organizzative severe che garantiscano il rispetto del segreto professionale. Sia gli atti giudiziari elettronici, come pure la trasmissione di atti in forma elettronica devono adempiere a questo requisito. Cifratura, protezione delle piattaforme da accessi non autorizzati e misure volte ad impedire che i dati, ma anche in particolare i metadati vengano trasmessi, sono presupposti imprescindibili del progetto.

La digitalizzazione deve portare benefici anche all'avvocatura

Il progetto Justitia 4.0 deve realizzare un sistema all’avanguardia, economicamente ottimizzato e compatibile con le applicazioni specialistiche esistenti. In questo l'avvocatura ne misurerà il risultato: La piattaforma non deve però servire solo ad eliminare gli svantaggi che comporta la giustizia gestita su supporto cartaceo. Essa deve funzionare con le applicazioni legal-tech attuali e future e deve offrire vantaggi concreti per l'avvocatura, ottimizzando i processi lavorativi e organizzativi all'interno degli studi legali: è con questo metro che dovrà essere misurato e valutato il risultato finale. L'avvocatura è pronta ad offrire il proprio contributo per preparare lo studio legale alle esigenze del mondo digitale. In contropartita, la piattaforma deve poter offrire all'avvocatura stimoli di semplificazione organizzativa e ottimizzazione finanziaria.

Nella procedura di consultazione, la FSA ha prestato voce a questa ed altre preoccupazioni. Il Consiglio è comunque dell'opinione che i lavori progettuali siano sulla buona strada e seguirà con estrema attenzione il loro prosieguo. Nel frattempo, la FSA preparerà gli strumenti necessari agli studi legali per accompagnarli lungo il cammino verso la digitalizzazione.